VI DOPO MARTIRIO – 5 ottobre 2025
“Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato”. (Mt 10, 40)
Anche oggi vorrei racchiudere questa breve riflessione entro due citazioni. La prima è tratta dal discorso
di Papa Francesco nella Piana di Ur, sabato 6 marzo 2021:
«Chi ha il coraggio di guardare le stelle, chi crede in Dio, non ha nemici da combattere. Ha un solo nemico da affrontare, che sta alla porta del cuore e bussa per entrare: è l’inimicizia. Mentre alcuni cercano di avere nemici più che di essere amici, mentre tanti cercano il proprio utile a discapito di altri,
chi guarda le stelle delle promesse, chi segue le vie di Dio non può essere contro qualcuno, ma per tutti».
Quella di oggi si potrebbe chiamare domenica dell’ACCOGLIENZA. Infatti ben 6 volte questo vocabolo scandisce le poche righe del testo evangelico; troviamo lo stesso vocabolo nella Lettera agli Ebrei e lo vediamo plasticamente rappresentato del brano della vedova di Sarepta di Sidone…
Una suggestiva parola dell’Apostolo Paolo nella sua lettera ai Romani ci dice anzitutto che è Gesù l’uomo dell’Accoglienza: “Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo accolse voi, per la gloria di Dio” (15, 7).
Nella sua incarnazione egli ha abbracciato la nostra carne mortale e in essa ha accolto tutta la nostra umanità: tutto l’uomo e tutti gli uomini. Dunque, Cristo ci ha accolto, abbracciato, come bambini bisognosi di protezione, peccatori desiderosi di perdono, afflitti in cerca di consolazione, poveri e malati desiderosi di speranza…
La verità del nostro essere cristiani è dunque invitata a misurarsi oggi con il tema dell’accoglienza (6 volte il vocabolo scandisce le poche righe del testo evangelico). Ecco la conseguenza: Accoglietevi gli uni gli altri… Ma accogliere perché?
1. Accogliere …
perché qualcuno ha bisogno, perché qualcuno bussa, domanda, spera… C’è un immenso bisogno di cura, attenzione, rispetto… Accogliere è fare posto all’altro, riempire la sua solitudine, ridare speranza e fiducia, riaprire il futuro, far sentire che l’altro è prezioso ai nostri occhi…
2. Accogliere …
perché in chi chiede accoglienza si cela il volto stesso di Cristo, l’uomo dei dolori, anche lui straniero,
anche lui perseguitato, anche lui rifiutato… anche lui senza patria…
3. Accogliere …
il pellegrino, il forestiero, chiunque… perché anche noi abbiamo continuamente bisogno di essere accolti, riconosciuti, apprezzati, compresi… Perché anche noi sperimentiamo quanto sia amaro essere respinti, messi da parte, non valorizzati… Anche noi sappiamo quanto sia amaro vedersi chiudere la porta in faccia…
4. Accogliere …
perché un giorno anche noi, viandanti incamminati verso la vera patria, desidereremo essere accolti tra le braccia dell’unico Padre… in quel giorno di gioia senza fine e di luce senza tramonto.
Teniamo allora nel cuore e facciamola diventare scelta concreta, la bella parola che ci ha rivolto la Lettera agli Ebrei: Non dimentichiamoci dell’ospitalità; alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli!
A chiusura l’altra citazione, con le parole dell’enciclica FRATELLI TUTTI promulgata da Papa Francesco cinque anni fa, proprio di questi giorni, il 3 ottobre 2020:
«L’amore ci fa tendere verso la comunione universale. Nessuno matura né raggiunge la propria pienezza isolandosi. Per sua stessa dinamica, l’amore esige una progressiva apertura, maggiore capacità di accogliere gli altri, in un’avventura mai finita che fa convergere tutte le periferie verso un pieno senso di reciproca appartenenza. Gesù ci ha detto: «Voi siete tutti fratelli» (Mt 23,8)».
Ora e sempre. Amen.
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