Il soffio del tempo
C’è un soffio che attraversa il tempo. È l’aria che vibra tra le canne di un organo, come un respiro antico che rianima memorie.
Sabato sera, 11 ottobre 2025, nella chiesa di San Gaudenzio a Fagnano Olona, le canne dell’organo Mascioni hanno vibrato ancora una volta. Ottant’anni dopo la sua inaugurazione, lo strumento ha celebrato il proprio anniversario con un concerto che è stato più di un’esecuzione musicale: un atto di ascolto, di memoria, di comunità.
Il maestro Michele Zanella ha guidato il pubblico in un viaggio sonoro attraverso epoche e sensibilità diverse: dalle architetture rigorose di Johann Sebastian Bach alla profondità romantica di Johannes Brahms, dalle tinte gotiche di Léon Boëllmann fino alle suggestioni contemporanee di Denis Bédard. Quattro momenti musicali, eseguiti con intensità e maestria.
I presenti, raccolti in silenzio, hanno ascoltato non solo la musica, ma la storia, non solo le note, ma il legame profondo tra un luogo, la sua voce e chi lo abita.
L’organo Mascioni, costruito nel 1945, non ha mai smesso di respirare. Per ottant’anni, mani esperte e cuori appassionati gli hanno dato voce, trasformando l’aria in musica e la musica in memoria.
E oggi quel soffio continua. Ci ricorda che ogni paese ha una voce. Serve qualcuno che sappia ridarle fiato — come ha fatto Michele l’altra sera — e qualcuno disposto a prestarle ascolto, con l’orecchio e con il cuore.
O.I.
Comments are closed