III DOPO PENTECOSTE
III DOPO PENTECOSTE
29 giugno 2025
Il senso del cammino: fino alla fine di agosto: le grandi tappe della storia della salvezza, dalla creazione fino al martirio dei 7 fratelli Maccabei ad opera di Antioco IV Epifane. Le varie tappe saranno segnalate soprattutto dalla LETTURA. Domenica scorsa: Inno a Dio Creatore: Colui che vive in
eterno ha creato l’intero universo.
I primi capitoli del libro della Genesi sono tra le pagine più affascinanti della bibbia, ma anche tra quelle più difficili e incomprese. La prima fondamentale attenzione da avere per comprendere bene anche il testo che ci offre oggi la liturgia, consiste nel non dimenticare che non siamo davanti
ad un resoconto storico o ad una relazione scientifica, ma alla riflessione di un credente; egli cerca di rispondere alle grandi domande e alle sfide che la sua vita gli pone: chi sono, da dove vengo, perché la sofferenza e la morte, che senso ha il mio esistere…
Nel cercare una risposta egli risale fin alle origini e così scopre che
ciò che egli vive è qualcosa di perenne, di iscritto indelebilmente nella struttura della storia e dell’essere umano.
Come a dire: quello che noi viviamo, ciò che noi siamo è qualcosa di ieri, di oggi e di sempre. Noi siamo fatti così! Questo è iscritto nel nostro DNA. In un frammento del nostro DNA è iscritta anche la dinamica della TENTAZIONE. Qui è descritta a partire dall’esperienza concreta di chi scrive (giardino, alberi, frutti, serpente,…).
Eccoci dunque davanti al SERPENTE, il più astuto! Come dice l’Apocalisse: “È il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e il Satana”. Il grande TENTATORE!
«È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?».
È vero che DIO …: i ministri del male parlano frequentemente di Dio! Sembrano mettersi dalla sua parte; lo citano con sapienza ispirata, come a dire: noi lo conosciamo bene! È la prima astuzia, per rendere più credibile la tentazione: sembrare gli amici di Dio, poter parlare in suo nome.
È vero che Dio HA DETTO…: La tentazione non si presenta mai direttamente, non scardina subito le tue certezze, non cerca di abbattere di forza le tue convinzioni. Parte da lontano, insinua, allude, butta là, quasi con noncuranza, una piccola, quasi insignificante, modifica della parola di Dio… “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?».
È VERO che Dio ha detto…: Ecco il terzo passo, mossa abile, dalla grande forza suggestiva: chiedere che sia tu stesso a giudicare delle cose, che sia tu stesso a valutare la verità delle scelte e dei comportamenti. Possibile che Dio abbia detto questo? Non potrebbe aver detto qualche altra cosa? Tu hai capito bene cosa ha detto Dio?
Ecco la conclusione, implicita ma inesorabile: sei tu che decidi cosa ha detto Dio! Che cosa egli abbia veramente detto, dipende da te! E questo è già un altro modo di mettersi al di sopra di Dio e così di soccombere alla tentazione!
Davanti alla perenne insidia di metterci al posto di Dio e di non fidarci della sua parola e della sua promessa di felicità, condivido alcune belle e forti parole del santo Papa Paolo VI:
Signore, io credo;
io voglio credere in Te.
O Signore,
fa’ che la mia fede sia piena,
senza riserve,
e che essa penetri nel mio pensiero,
nel mio modo di giudicare
le cose divine e le cose umane.
O Signore,
fa’ che la mia fede sia certa;
certa d’una sua luce rassicurante, …
O Signore,
fa’ che la mia fede sia forte,
non tema le contrarietà dei problemi,
e le avversità di chi la discute;
O Signore,
fa’ che la mia fede sia gioiosa
e dia pace e letizia al mio spirito.
O Signore,
fa’ che la mia fede sia umile
e non presuma fondarsi
sull’esperienza del mio pensiero
e del mio sentimento,
ma si arrenda alla testimonianza
dello Spirito Santo.
Ora e sempre. Amen..
🎧 Per ascoltare questa pagina:
Segui le istruzioni in base al browser o al dispositivo che stai utilizzando.
Comments are closed